Lo dico da fotografo e da fan dei Beatles da oltre quarant’anni: secondo me la copertina di Abbey Road non è soltanto la più bella dei loro dischi: è semplicemente la migliore cover della storia della musica.
Vuoi sapere perché? Vediamo prima alcuni dettagli.
Chi erano i Beatles?
Beh, a questa domanda mi rifiuto di rispondere. Se non lo sai ti chiedo con tutto il mio tatto di abbandonare questa pagina ;-)
Cos’è Abbey Road?
Abbey Road è una strada di Londra costruita all’inizio del Diciannovesimo Secolo, situata nella parte nord del centro cittadino, leggermente spostata a ovest, a poca distanza da Regent’s Park. Topograficamente inizia a Sud come prolungamento della Grove End Road all’incrocio con Garden Street e procede verso Nord fino a diventare West End Lane, dopo aver fatto una sorta di serpentina, ed è lunga quasi un chilometro e mezzo. La sua sigla topografica è B507. Si trova nel quartiere di St. John’s Wood, tipicamente residenziale, ed è passata alla storia grazie agli “studios“.
Cosa sono gli Abbey Road Studios?
Sono studi di registrazione aperti dalla EMI nel 1931 in una palazzina residenziale nel tratto iniziale a Sud di Abbey Road, sul lato sinistro della strada. Chi non è abbastanza informato crede che siano “gli studi di registrazione dei Beatles” ma in effetti erano aperti a chiunque facesse musica a livello professionale, anche se George Martin, lo storico produttore dei Beatles, li usò quasi sempre per la registrazione delle loro canzoni. Comunque, questa immagine e il titolo del disco talmente li lega al quartetto di Liverpool che la cosa è assolutamente comprensibile.
Chi ebbe l’idea della foto?
Si dice che sia stato Paul McCartney a proporre tale location per la copertina del nuovo disco, intitolato appunto “Abbey Road” realizzandone uno schizzo a matita su un foglio di carta, che inviò al fotografo un paio di giorni prima del servizio fotografico affinché si potesse organizzare a dovere. Questo denota una disciplina di alto livello nell’organizzazione del lavoro.
Quando fu scattata la foto?
La famosa foto dei Beatles che attraversano il passaggio pedonale di Abbey Road fu scattata il mattino dell’8 agosto 1969, prima di mezzogiorno.
Chi scattò la foto?
L’autore dello scatto fu il fotografo scozzese Iain McMillan (1938-2006) che ha legato indissolubilmente il suo nome a questa foto. McMillan aveva realizzato un servizio fotografico a una mostra di Yoko Ono, e successivamente John Lennon gli chiese di occuparsi lui del servizio fotografico per la copertina di Abbey Road.
Con quale apparecchio fotografico McMillan scattò la foto?
Il fotografo McMillan utilizzò una fotocamera Hasselblad per il servizio fotografico. Per chi non lo sapesse, la macchina fotografica Hasselblad è sempre stata considerata l’apparecchio migliore per fare foto di eventi e pubblicitarie. Il suo formato è 6×6 e questo vuol dire che il negativo misura 6 centimetri su ogni lato, fornendo così foto quadrate. E’ degno di nota il fatto che soltanto pochi giorni prima (il 20 luglio 1969) una fotocamera Hasselblad fu utilizzata dagli astronauti dell’Apollo 11 per le foto dello sbarco sulla luna.
Quante foto furono scattate per la copertina di Abbey Road?
Gli scatti totali furono soltanto 6. Quello usato per la copertina dell’LP era il numero 5. Non fu difficile sceglierlo, perché era l’unico che mostrasse i quattro Beatles perfettamente allineati e al passo. Se non ci fosse stato questo scatto, secondo me avrebbero dovuto rifare il servizio fotografico oppure scegliere un nuovo soggetto, perché gli altri 5 scatti non erano utilizzabili, o almeno per un progetto di questo livello.
Quanto tempo durò il servizio fotografico di Abbey Road?
Sembra che sia durato soltanto 10 minuti anche se altre fonti dicono 20. E’ stato un tempo particolarmente breve, e per gestire al meglio una situazione del genere il fotografo McMillan ebbe sicuramente i nervi saldi. Non ci dimentichiamo che non fu chiamato a fotografare una festa parrocchiale delle dame di beneficenza di un paesino della campagna inglese, ma le quattro persone che in ambito musicale erano probabilmente le più ambite del mondo.
Il fotografo Iain McMillan fotografò stando su una scala
Per ottenere la bella prospettiva col punto di fuga centrale, al di sopra delle teste di Paul e Ringo, il fotografo aveva bisogno di alzare il punto di ripresa. Nella fotografia sportiva o di reportage si vedono spesso i fotografi che alzano la macchia fotografica più che possono e scattano inquadrando con approssimazione, per elevarsi al di sopra delle teste davanti a loro. In questo caso non sarebbe stato possibile, perché tali condizioni di ripresa non permettono di controllare la precisione dell’inquadratura, che in questo scatto rasenta la perfezione. Non sappiamo se McMillan si era portato la scala o l’aveva presa negli Studios. Il fatto è che quando sei un professionista e pianifichi per tempo il tuo servizio fotografico, arrivi a capire se avrai bisogno di attrezzi extra, che non fanno parte del normale corredo fotografico, ma che in situazioni come questa risolvono problemi importanti e trasformano una foto banale in un’ottima foto.
Possiamo parlare di foto artistica?
Secondo me è più giusto parlare di foto storica, anche se tecnicamente parlando non siamo lontani da una foto artistica. Comunque in questa immagine troviamo:
- Un soggetto che non ha bisogno di presentazioni.
- Un’uso superbo del formato quadrato.
- Una grande composizione.
- Un punto di ripresa da professionista.
Tutto il resto è marketing. Non fu fatta per essere una bella foto, ma per dare un’immagine al brand che allora era forse il più importante d’Inghilterra.
Parlando di brand: una lezione per i grandi che ancora non esistevano
La copertina dell’album dei Beatles Abbey Road non riporta nessuna scritta. Da nessuna parte si legge “The Beatles”. La foto è sufficiente a far capire di cosa si parla. Negli anni a venire ditte come Apple a Nike hanno iniziato a mostrare nelle loro pubblicità il solo simbolo grafico del proprio marchio (la mela e il baffo) senza usare il proprio nome. Non è la prima volta che questo accade: anche negli album Rubber Soul, Revolver e Let it be il marchio “The Beatles” non figura sul fronte dell’album. Ma a differenza di questi album, in Abbey Road non c’è assolutamente nessuna scritta e nessun simbolo grafico.
E se non ci fossero stati i Beatles?
Sicuramente non avrebbe avuto questa notorietà… anzi, è probabile che nessuno l’avrebbe considerata. Ma il fatto è che C’ERANO i Beatles, e che questa foto è diventata la cover photo di uno dei dischi più importanti della storia della musica leggera.
E se questa foto fosse stata scattata per il primo album dei Beatles?
Argomento piuttosto spinoso. Sicuramente non avrebbe avuto alcun clamore, dato che la notorietà dei Beatles ai tempi del loro primo album non era la stessa dei tempi di Abbey Road. Forse sarebbe stata rivalutata in seguito, ma nessuno ne avrebbe parlato 50 anni dopo. E’ però importante considerare che i Beatles già agli esordi avevano come produttore Sir George Martin, che vedeva, provvedeva e arrivava dove i quattro non pensavano si potesse arrivare. Per la cover del loro primo disco si avvalse del fotografo gallese Angus McBean, che li ritrasse sulle scale della sede della EMI di Manchester Square, a Londra. La stessa location e inquadratura fu usata poi, diversi anni dopo, per l’uscita della racconda 1967-70 dove si vedono i Beatles con qualche anno in più, abiti diversi e acconciature diverse. George Martin controllava tutto quello che poteva ruotare attorno ai Beatles, e ha usato la fotografia e la grafica delle loro copertine per supportare degnamente l’attività musicale dei Beatles. Per questo motivo non riesco a immaginare Paul McCartney che da solo decide la foto della copertina di Abbey Road senza la benedizione (nascosta) di Sir George…
Dopo questa foto… il vuoto
Dall’8 agosto 1969 sono state fatti milioni di scatti su quelle strisce pedonali, ma non ce n’è stato uno, dico uno, di cui qualcuno abbia parlato, a parte le reinterpretazioni comiche di gusto particolarmente discutibile che spesso fanno capolino su Facebook.
Il servizio fotografico dei Beatles a Abbey Road vista con l’occhio del fotografo professionista
La foto dei Beatles che attraversano Abbey Road è l’ennesima riprova che per fare un’ottima foto occorrono ottimi ingredienti:
- Ottimo soggetto
- Ottima location
- Ottima inquadratura
- Ottima fotocamera
- Ottimo fotografo
- Ottima programmazione del servizio
- Ottime condizioni meteo
- Ottima luce
E magari anche un pizzico di fortuna.
Forse non tutti questi ingredienti sono indispensabili, ma quando ci sono è difficile sbagliare…
Aggiornamento dell’8 agosto 2019
Oggi ricorrono 50 anni dallo scatto di McMillan. Per celebrare il cinquantesimo anniversario della foto dei Beatles ad Abbey Road, gli Studios hanno fatto una diretta Facebook in cui si vedono centinaia di persone che si sono ritrovate ai lati delle strisce pedonali più famose del mondo. Un bel modo per ricordare e trasmettere alle generazioni future una delle più famose icone della storia della musica leggera moderna.
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