Le fotografie di interni che siamo abituati a vedere nelle riviste di architettura e interior design non sono mai scattate “al volo” come succede in un servizio fotografico di matrimonio, ma sono il frutto di una preparazione dell’ambiente da parte del cliente prima del servizio, e da parte del fotografo (con eventuale collaborazione del cliente) prima dello scatto.
La semplice raccomandazione di alcuni fotografi “Fai pulire tutto…” lascia il tempo che trova, perché è ovvio che una stanza di hotel viene regolarmente pulita, come pure una sala ristorante, una sala meeting o un’abitazione privata. La “pulizia” richiesta prima di un servizio fotografico non è soltanto igienica ma riguarda la cura di molti particolari che a cose normali non si notano, ma in una foto sono i primi a farsi notare, in senso negativo.
Ho scritto una lista piuttosto estesa, che deriva dalla mia esperienza, di ciò che il cliente dovrebbe curare prima di un servizio fotografico di interni. Ti lascio libero di valutare quello che ritieni opportuno e fare quello che puoi, dicendoti che più mi aiuterai a preparare il tuo Ambiente, più potrò dargli valore con le mie foto.
Nota bene: se possibile la pulizia in senso tradizionale dovrebbe essere fatta poco prima del servizio fotografico o al massimo il giorno prima, per evitare che la polvere si formi di nuoto e il traffico delle persone possa compromettere la messa in ordine della stanza.
Ecco una lista delle cose da curare
Mobili, pavimenti e oggetti di arredo devono essere spolverati e puliti senza che vi rimangano aloni, perché i riflessi di luce li metterebbero in evidenza.
Lenzuoli e copriletti devono essere ben stirati e stesi.
Il letto deve essere rifatto in modo tale che i risvolti delle coperte e dei lenzuoli siano allineati e ben rimboccati (o comunque ben sistemati) su tutti i lati, soprattutto ai quattro angoli.
Evitare, soprattutto nelle camere di strutture con “meno pretese”, di presentare i letti col solo lenzuolo nel periodo estivo: dà idea di letto povero, e in certi casi fa pensare ai letti di caserma o di ospedale… Un semplice copriletto leggero cambierà radicalmente l’aspetto.
Nei letti matrimoniali i cuscini devono essere della stessa altezza, altrimenti si nota subito la differenza (mi è capitato in un hotel). Possibilimente dovrebbero essere ben imbottiti, per dare al letto un senso di accoglienza.
Se il pavimento presenta aree consumate (sia di piastrelle che di parquet o moquette) considerare la possibilità di nasconderle con un tappeto.
Controllare che tutte le lampadine e i punti luce siano funzionanti.
Controllare che tutte le lampadine dello stesso lampadario o delle due lampade ai lati del letto matrimoniale abbiano la stessa “temperatura colore”, vale a dire che non ce ne sia una che fa luce più gialla o più bianca delle altre. Questo succede quando si sostituisce una lampada vecchia bruciata con una nuova, o si inserisce una lampada a basso consumo (luce bianca) in mezzo a lampade di vecchio tipo (luce gialla). In tal caso tutte le lampade andrebbero sostituite perché non si può intervenire in postproduzione.
Se alcune delle porte non restano aperte ma tendono a chiudersi, mettere a disposizione del fotografo un fermaporta o una piccola zeppa invisibile.
Se possibile anche i vetri delle finestre dovrebbero essere puliti, anche all’esterno, e nel periodo tra la pulizia e gli scatti le persiane o l’avvolgibile dovrebbero restare chiusi per mantenerli puliti.
Laddove possibile, alleggerire momentaneamente gli spazi dove sono depositati oggetti in grande numero, come ad esempio il bar dell’hotel, la sala ristorante o la cucina (se deve essere fotografata), lasciando soltanto quello che è strettamente necessario per il suo funzionamento. Provvederà poi il fotografo al momento degli scatti a rimuovere per pochi minuti un’altra serie di oggetti grandi e piccoli (estintori, cestini, menù, telecomandi, avvisi, blocchi per appunti, cavi elettrici, espositori, depliant, manifesti…) che non aggiungono niente alla foto, anzi, diventano veri e propri centri di attenzione in senso negativo.
Le abat-jour e le lampade a piantana con cappello sono talvolta presenti in tutte le camere, per cui nelle camere da fotografare dovranno essere controllate per evitare che il tessuto sia sporco, sfilacciato o di colore diverso nelle lampade ai lati del letto. In tal caso, se possibile sostituire i cappelli con quelli di altre stanze.
Se la stanza ha un lampadario o lampade di particolare pregio, in vetro trasparente o colorato, una eventuale pulizia a fondo lo valorizzerebbe enormemente, diventando un centro di attenzione ancora più importante.
Se sono presenti sistemi di illuminazione decorativi (esterni o interni) con i punti luce che passano ripetutamente da un colore all’altro, valutare se è possibile fare in modo che il colore resti fisso (uno qualsiasi) perché negli scatti a tempo lungo per gli ambienti interni creano effetti sgradevoli.
I quadri attaccati alle parteti devono essere ben dritti, perché storti si notano subito, e il loro raddrizzamento in post produzione può essere impossibile, e nel caso lo sia, richiede molto tempo. Nel caso, sistemarli prima del servizio.
Le tende meritano un discorso a parte. Possono essere fotografate in tre modi: tutte aperte, tutte chiuse o semichiuse (chiuse e raccolte ai lati). E’ importante che scorrano e soprattutto che ai lati vi siano le strisce di tessuto o i cordoncini per raccoglierle semiaperte, e che siano della stessa lunghezza altrimenti si vede la differenza tra un lato e l’altro della tenda.
La reception di un hotel è un luogo molto affollato e il banco è spesso ingombro di molti oggetti indispensabili per il normale lavoro ma dannosi nella foto finita. Dovrebbe essere sgombrato da tutto quello che non fa arredamento (fogli, depliant, biglietti da visita, blocchi per appunti, penne, espositori…) spostando gli oggetti momentaneamente sul lato retrostante, dove lavora il portiere e il suo staff.
Manfesti e locandine “adornano” spesso le reception e i bar degli hotel. Dovrebbero essere rimossi dal personale di servizio, per evitare che lo faccia il fotografo, che nella fretta potrebbe involontariamente strapparli e comunque non saprebbe dove metterli.
Piante e fiori sono un’ottimo elemento di arredo, a patto che siano di dimensioni coerenti con l’ambiente (non troppo piccole) e in buono stato di salute, altrimenti è meglio toglierli.
I portacenere non aggiungono niente all’estetica dell’ambiente, per cui vanno momentaneamente tolti, a meno che non siano di particolare stile o pregio.
Se l’hotel ha un tappeto o una guida alla porta principale, assicurarsi che siano in buono stato oltre che puliti, altrimenti è meglio toglierli.
Le sale da pranzo di hotel e ristoranti rendono molto meglio in foto se i tavoli sono preparati come quando gli ospiti stanno per accomodarsi, vale a dire con l’apparecchiatura completa e con le bottiglie di acqua e vino (ed eventuali secchielli). Che siano preparete per colazione, pranzo o cena, devono dare l’idea che il cliente stia per sedersi a tavola. Nel caso di sale da pranzo in suites o in appartamenti vacanza o dimore storiche con un unico tavolo, dovrebbe essere d’obbligo anche la tavola imbandita con le pietanze, le bottiglie di acqua e vino stappate e i bicchieri riempiti.
Gli hotel che richiedono le foto degli esterni devono considerare anche lì quanto detto finora. In particolare, la foto della facciata dovrebbe essere molto curata. L’ideale sarebbe scattarla con le persiane (o gli avvolgibili) delle camere tutte aperte (con le finestre chiuse) o tutte chiuse. Se la facciata ha balconi simmetrici, fare in modo che anche gli eventuali vasi di fiori siano presenti simmetricamente su entrambi i lati, altrimenti toglierli o aggiungerli dove necessario.
Se la situazione e il Comune lo permettono, transennare l’area di fronte alla struttura per una ripresa degli esterni senza auto, furgoni o moto parcheggiate.
Se possibile far trovare le stanza da fotografare con le persiane già aperte – a meno che non piova – le finestre chiuse e le tende tirate nella posizione in cui si desidera vengano fotografate.
Avvisare il fotografo se in una o più stanze si desiderano particolari inquadrature, elementi da evidenziare o da nascondere.
E’ importante ricordarsi due cose:
- Ciò che non fa arredamento e non aggiunge stile o valore alla foto andrebbe tolto prima dello scatto.
- Gli elementi di disturbo nella foto o le parti danneggiate (muri, pavimenti, soffitti, mobili, arredi ecc.) possono essere aggiustati in postproduzione solo in alcuni casi, e generano costi extra.
Grazie per la collaborazione.
Flavio Pacini