Un altro dei “Movimenti quotidiani” che iniziarono a frullarmi in testa nel 1993.

Allora usavo il banco ottico Toyo 45C con obiettivo Xenar 210mm e lastre Kodak T-Max.

Oggi uso la fotocamera digitale Nikon D800 con obiettivo 24-120mm, e un sensore che andrebbe ripulito.

Allora la profondità di campo totale (o quasi) non era un problema, grazie al basculaggio della standarta anteriore.

Oggi è tornata a essere un problema (ma dormo lo stesso), almeno finché non comprerò un obiettivo tilt-shift.

Allora in testa avevo solo il nero.

Oggi ho anche vari toni di grigio.

Ma va bene così.

Scatto a 8 secondi e diaframma 22, con illuminazione artificiale dell’abat-jour sul comodino, venerdì 29 luglio 2016.