Questa è un’altra delle quattro foto della serie “Movimenti quotidiani” e ritrae un angolo della mia camera da letto.

L’intenzione dello scatto era riprendere la luce che usciva dalla finestra con gli scuretti quasi chiusi, facendo in modo di mantenere la leggibilità dei dettagli sia nelle alte luci che nelle ombre.

Il risultato è stato ottenuto applicando empiricamente il sistema zonale di Ansel Adams e sottosviluppando il negativo.

Fu fatto un solo scatto e il negativo trattato accorciando i tempi di sviluppo (non ricordo secondo quale formula o principio, ma non fu casuale).

Il risultato fu corretto, tanto che ho trovato scritto dietro la stampa “Stampata senza alcuna mascheratura o bruciatura”, praticamente impostando solo il tempo di esposizione sotto l’ingranditore a seconda del risultato di chiaroscuro che volevo ottenere, e cioè rendere il dettaglio tanto nelle luci quanto nelle ombre, mantenendo le ombre molto basse.

Il negativo era molto ben bilanciato, e ne sarebbe risultata una discreta stampa anche se fosse stata stampata con l’idea di rendere l’atmosfera del giorno (un anticipo dei file RAW?), ma come dicevo l’idea era di rendere un’atmosfera di penombra.

Lo scatto è dell’aprile 1993 e fu fatto con la macchina grande formato Toyo 45C con obiettivo Schneider Xenar 210mm.

La ripresa fu effettuata a diaframma 22 con otto secondi di tempo di esposizione.

Il negativo – il solito T-Max Kodak da 100 ASA fu sviluppato in Ornano Gradual ST20, sottosviluppando come indicato prima.

L’ingranditore illuminò il negativo per 60 secondi con obiettivo a diaframma 16, e l’immagine proiettata fu catturata dalla carta baritata Galerie Ilford n. 2, sviluppata in Ornano Normaton ST18.

Come le altre tre stampe della serie di cui fa parte, anche questa foto fu subito incorniciata (una delle pochissime) ed è ancora appesa in casa.