Qualche ora dopo lo scatto “Cherries of Japan“, che ha segnato il mio ritorno alla fotografia come la intendevo una volta, un altro fascio di luce si è insinuato per 15 lunghi secondi attraverso il diaframma del mio vecchio obiettivo Nikkor 55mm micro a fuoco manuale, per andare a solleticare il sensore digitale della fotocamera.
Un libro e una penna che forse simboleggiano lettura e scrittura, cioè quello che faccio e quello che vorrei fare.
Uno scatto che potrebbe unirsi alla serie di quattro vecchie foto che negli anni Novanta chiamai “Movimenti quotidiani”.
Due scatti a distanza di poche ore possono voler dire una sola cosa: che il fantasma della fotocamera si è di nuovo introdotto in casa mia… e spero mi faccia sentire a lungo il suo rumore notturno di catene.
Foto scattata con fotocamera Nikon D800 e obiettivo Nikkor 55 micro AI il 7 maggio 2016.
Tempo di esposizione: 15 secondi a diaframma F/22, 100 ISO.
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